mercoledì 16 maggio 2018

ANTINOO 
(acrilico 90x90)
by SALVO  ARDIZZONE

Antinoo 
(ma anche Antinoüs o Antinoös, in greco anticoΑντίνοοςClaudiopoli27 novembre 110 o 111 – Egitto30 ottobre 130 o poco prima[1]) è stato un giovane greco originario della Bitinia, noto per la relazione sentimentale e amorosa avuta con l'imperatore romano Adriano, il quale lo divinizzò dopo la sua morte prematura avvenuta in circostanze alquanto misteriose. Venne adorato sia nell'Oriente egizio sia nell'Occidente greco-latino, a volte come Theos, una vera e propria divinità, altre semplicemente come un Eroe mortale deificato[2].
Molto poco si sa della sua vita, anche se è noto che egli era nato a Claudiopoli (l'attuale Bolu), nella provincia romana di Bitinia in Asia Minore. Fu probabilmente introdotto alla corte imperiale nel 123, poco prima di essere portato in Italia per il completamento della sua istruzione superiore. Divenne il favorito nonché amante dell'imperatore a partire dal 128[3], anno in cui fece parte del seguito personale di Adriano durante il suo giro di ispezione della provinciad'Africa; accompagnò l'imperatore anche in Grecia durante la partecipazione di Adriano agli annuali Misteri eleusini svoltisi a Atene, e fu presente durante la caccia e l'uccisione del leone sacro in terra libica.
Alla fine del mese di ottobre dell'anno 130, mentre si trovava a bordo di una flottiglia che percorreva il Nilo, Antinoo morì cadendo in acqua in circostanze rimaste parzialmente oscure. Varie ipotesi sono state avanzate a proposito: annegamento accidentale, suicidio, assassinio per gelosia, intenzionale sacrificio umano.
Dopo la sua morte, Adriano divinizzò Antinoo e fondò un culto organizzato dedicato alla sua persona, che si diffuse presto a macchia d'olio in tutto l'Impero; poi, sempre per commemorare il proprio diletto, fondò la città di Antinopoli, fatta sorgere vicino al luogo dove il giovinetto aveva trovato la sua fine terrena prematura e che divenne un centro di culto per l'adorazione del "dio Antinoo" in forma di Osiride. Adriano istituì anche giochi in commemorazione del ragazzo, che si tenevano in contemporanea a Antinopoli e a Atene, con Antinoo divenuto simbolo dei sogni panellenici dell'imperatore.
La figura del bel giovane nella cultura occidentale venne presto associata all'omosessualità e apparve in moltissime opere letterarie e poetiche, tra cui quelle di Oscar WildeFernando Pessoa e Marguerite Yourcenar.
CALENDARIO 2017  LUOGHI D 'ITALIA
ARTISTI VARI 
a cura di  ERCOLE FURIA

BY  SALVO  ARDIZZONE

"LE CONFRATERNITE"  DI  BIANCAVILLA(acrilico 70x70)

 PALIO DI ASTI   (acrilico 70x70)

 PRESIDENTE   VIOLA (ACRILICO  50X50)
by SALVO  ARDIZZONE



DINO VIOLA
Nato a Terrarossa, frazione di Licciana Nardi in Lunigiana, piccola località in provincia di Massa-Carrara, viene mandato a Roma dalla famiglia per studiare, sin dall'adolescenza. Fratello minore di Ettore Viola, medaglia d'oro della prima guerra mondiale.
Nella capitale cominciò anche a giocare all'inizio degli anni 1930, al Campo Testaccio, quando era allenatore Herbert Burgess. Viola si laureò in ingegneria, e nel dopoguerra aprì in Veneto un'industria di parti meccaniche per armamenti.
Nei suoi oltre undici anni di presidenza la Roma vinse un campionato italiano (1982-1983), a quarantuno anni di distanza dal precedente, e quattro Coppe Italia (1979-1980, 1980-1981, 1983-1984 e 1985-1986), raggiungendo inoltre la prima e fin qui unica finale di Coppa dei Campioni del club. Entrato nei quadri dirigenziali dell'Associazione Sportiva Roma nei primi anni 1970, sotto la presidenza Anzalone, rilevò la squadra in grandi difficoltà il 16 maggio 1979, portandovi grandi ambizioni e capacità di investimento. Aveva fatto da sempre della Roma la sua seconda famiglia e, pur guardato con scetticismo dai "salotti" del calcio professionistico, dimostrò sempre di non avere alcun complesso di inferiorità.
Viola sfruttò la sua popolarità come presidente della Roma scudettata per candidarsi come senatore, nelle file della Democrazia Cristiana. Una volta eletto, sedette in Senato dal 1983 al 1987, politicamente vicino alla corrente di Giulio Andreotti.
Morì a Roma il 19 gennaio 1991 per un tumore all'intestino (FONTE WIKIPEDIA)




 IS  NOTHING  (acrilico 60x100) by SALVO  ARDIZZONE

quando  un frame diventa potenza e riflessione




lunedì 20 febbraio 2017